Fino a prova contraria, la Valle di Susa si trova ancora in Italia!

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Chi nel 2016 parla ancora di clima di repressione, veramente non sa di cosa parla, in particolar modo se il contesto è quello valsusino.
Niente di più fazioso..
I vari magistrati che si sono o si stanno occupando dei problemi creati in Valle di Susa da persone che spesso arrivano da altre aree della Provincia di Torino o da altre città (abbiamo anche assistito al turismo europeo del teppismo), hanno sempre ribadito che loro perseguono singoli atti ritenuti fuori dalle legge della Repubblica perpretati da singole persone e che mai, nessuno, ha inteso perseguire un movimento.
In Valle di Susa i rapporti con le forze dell’ordine, i n particolare con i carabinieri della compagnia di Susa, sono eccellenti e improntati al reciproco rispetto.
I cittadini che partecipano a manifestazioni di dissenso in modo pacifico e nel rispetto delle normative, che le forze dell’ordine sono tenute a far rispettare, non hanno mai avuto nessun tipo di problema.
Se un magistrato decide di emettere provvedimenti restrittivi della libertà personale di un cittadino se ne assume la responsabilità e il cittadino potrà difendersi con le forme che uno stato democratico, mette a disposizione di chiunque.
Non siamo all’assemblea del villaggio dove la ragione è di chi urla più forte, di chi usa toni più offensivi, di chi insulta di più gli assenti che non possono neppure esprimersi, anche perché le sentenze, in questi casi, sono scritte prima ed anche di questo ho una profonda cognizione di causa.
Massimo rispetto per il lavoro dei magistrati torinesi, profonda riconoscenza per la professionalità sempre dimostrata dai carabinieri della compagnia di Susa e tutti  gli altri comandi, oltre che delle altre forze di Polizia.
Chi dissente in modo pacifico non ha nulla da temere, anzi le forze dell’ordine hanno sempre garantito anche con impegno personale queste prerogative dello Stato Italiano che si estende, anche se qualcuno tenta di dire il contrario, anche alla Valle di Susa che, fino a prova contraria non è una Repubblica a parte.
La Valle è un pezzo straordinario di questo piemonte e non è in atto nessuna azione minimamente limitativa delle prerogative democratiche.
Confido che chi è stato oggetto di provvedimenti della magistratura possa dimostrare in un Democratico Tribunale Italiano l’errore degli stessi ed in caso contrario, accettare senza fantasticare con argomenti alquanto fantasiosi che riportano alla mente periodi bui della Storia del nostro Paese
Grazie all’azione delle forze dell’ordine e della magistratura anche in Valle di Susa i diritti sono garantiti, sempre.
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